VIGEVANO – I CARABINIERI STRONCANO UN SODALIZIO CRIMINALE CHE SMERCIAVA COCAINA IN BAR E PIZZERIE CON I SOLDI DELLA ’GOMORRA’, CON I QUALI ACQUISTAVA ARMI: 20 ARRESTI

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    I carabinieri di Vigevano l’hanno presentata come una’costola’ dell’indagineche il luglio scorso ha permesso di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e specializzata in estorsioni, rapine e incendi, attraverso 45 arresti. Così, all’alba di stamane, oltre 100 militari impegnati tra arresti e perquisizioni (oltre 50) nella provincia pavese, a seguito nell’inchiesta coordinata dal procuratore Giorgio Reposo e diretta dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal pm Ethel Matilde Ancona. Il bilancio racconta di 20 arresti per spaccio di droga,e di 23 indagati. Al centro dell’operazione lo smercio di stupefacenti, in particolare di cocaina nella città ducale e nella zona della Lomellina.I criminali usavano bar e Pizzerie per spacciare:”Mentre nei pub e nei bar avveniva lo smercio della cocaina, anche a opera dei proprietari – spiegano gli inquirenti – presso le due pizzerie avveniva, a opera dei soli pizzaioli e a insaputa dei proprietari, lo smercio di marijuana. Il volume d’affari è quantificabile in 150-250 grammi di cocaina venduta settimanalmente, a un prezzo variabile tra i 70 e i 90 euro al grammo; la marijuana invece veniva venduta mezzo chilo per volta a 1.500 euro. Ildenaro ricavato veniva riciclato nell’acquisto dilocaliin particolarebar, per comprare auto di grossa cilindrata e armi”. La ‘gang usava diversi espedienti per trasportare e consegnare la droga: sottofondi ricavati in auto, nascondigli in abitazioni di insospettabili, magazzini in affitto, garage condominiali, bottiglie di bevande modificate artigianalmente. Ai 18 arresti per spaccio scattati su ordine di custodia cautelare, se ne sono aggiunti altri due – vista la quantità di cocaina a disposizione – portando a 65 il totale delle persone arrestate nelle due fasi dell’operazione; 90 invece gli indagati complessivi. Il giro di spaccio emerso, era di cinque chili di marijuana a settimana e circa due di cocaina al mese. Sono stati complessivamente sequestrati tre chili di marijuana, uno di cocaina e denaro. L’operazione, in fase di riscontro, aveva già consentito il recupero di numerose armi tra cui nove pistole, un fucile semiautomatico, un fucile ’a canne mozze’, un fucile a pompa, quattro carabine con sistemi di precisione ottici (armi sequestrate, sia corte che lunghe, con matricola abrasa o provento di furto), una penna/pistola, una bomba artigianale, migliaia di cartucce e proiettili, nonché passamontagna per compiere rapine. Un arsenalepronto per essere utilizzato negli scontri con un gruppo di etnia albanese,già dominante in città per lo spaccio di eroina e che stava cercando di assumere il controllo nello smercio di marijuana. Nello specifico, il gruppo criminale che controllava lo spaccio in città era composto da circa 40 persone tra fornitori, organizzatori, spacciatori all’ingrosso e ’cavallini’ per lo spaccio al dettaglio. Come dicevamo, l’indagine ha interessato non solo la città di Vigevano, ma anche altri comuni, in particolare Gambolò, Mortara e Garlasco e molti locali della zona.

    M.